Le malattie gastriche sono davvero responsabili dei problemi comportamentali nei cavalli?

Pubblicato su 08/01/2025

Nella pratica veterinaria equina, le malattie gastriche, in particolare la sindrome dell'ulcera gastrica equina (EGUS), sono spesso considerate la causa principale dei problemi comportamentali nei cavalli. Tuttavia, la correlazione non implica necessariamente causalità. Il dottor Ben Sykes, un veterinario specializzato nelle condizioni gastriche equine, sottolinea che una grande parte dei cavalli, soprattutto quelli che vivono in ambienti ad alto rischio come i cavalli da corsa o quelli di sport di alto livello, presenta ulcere gastriche senza però mostrare problemi comportamentali.

Segni comportamentali comuni attribuiti all'EGUS:

È comune associare le ulcere gastriche a diversi sintomi clinici nei cavalli. Tra questi ci sono la perdita di peso, un pelo di scarsa qualità, comportamenti avversivi durante la monta, difficoltà nel girare il cinturino e comportamenti nervosi o di paura. Tuttavia, questi segni possono anche essere il risultato di altre patologie e non sono sempre indicativi della presenza di ulcere gastriche.

Il dottor Sykes ricorda che, sebbene le ulcere gastriche siano frequenti (si stima che il 50-70% della popolazione equina ne soffra), è ancora difficile provare che queste ulcere siano responsabili di tutti i problemi comportamentali osservati nei cavalli. La semplice presenza di ulcere non significa necessariamente che il cavallo stia vivendo problemi comportamentali causati direttamente da questa condizione.

Un approccio più ampio per comprendere i problemi comportamentali:

Il dottor Sykes sottolinea che, quando un cavallo presenta un comportamento strano o problematico, è essenziale considerare il dolore come una causa potenziale, prima di concentrarsi esclusivamente sull'EGUS. Una valutazione veterinaria completa, che includa una valutazione della zoppia e della salute orale, è cruciale. I cavalli possono soffrire di dolore muscoloscheletrico o di malattie orali, che possono causare problemi comportamentali senza che siano coinvolte malattie gastriche.

Inoltre, diversi studi hanno suggerito che esistano legami tra l'EGUS e alcune razze di cavalli, in particolare quelli da sport di alto livello, come i cavalli da salto e i cavalli da corsa. Ad esempio, i cavalli da corsa con ulcere gastriche (in particolare la forma glandolare dell'EGUS) erano quasi quattro volte più propensi a non rispettare le aspettative di prestazione. È interessante notare che i cavalli da sport di livello internazionale, che sono spesso gestiti meglio, avevano tassi di malattia gastrica inferiori rispetto ai cavalli di livello nazionale, il che sembra controintuitivo a prima vista.

Il ruolo del dolore cronico e del comportamento appreso:

Un altro aspetto importante nella diagnosi comportamentale è il concetto di dolore cronico e comportamento appreso. I cavalli sono animali intelligenti e possono associare determinate attività, come il sellaggio o la preparazione alla monta, al dolore. Questa associazione può portare a comportamenti persistenti anche dopo che la causa iniziale del dolore è stata risolta. Il dottor Sykes sottolinea che, in questi casi, il comportamento problematico potrebbe non essere legato al dolore attuale, ma piuttosto a un comportamento appreso che deriva dalle esperienze passate di dolore.

Per questo motivo, è essenziale un approccio rigoroso alla diagnosi. Una volta che la causa del dolore – che sia gastrica, muscoloscheletrica o orale – è stata identificata, il veterinario deve anche considerare che il cavallo potrebbe aver sviluppato comportamenti negativi associati a questo dolore passato. Questi comportamenti potrebbero persistere anche dopo che la causa fisica è stata rimossa, richiedendo un intervento comportamentale oltre al trattamento medico.

Le fasi della valutazione veterinaria:

Quando un proprietario consulta per problemi comportamentali in un cavallo, il dottor Sykes inizia sempre con un esame della zoppia. Sebbene ciò possa sembrare strano per uno specialista in ulcere gastriche, molti dei suoi cavalli finiscono con una diagnosi di zoppia, che contribuisce in modo significativo al comportamento osservato. Dopo aver confermato la presenza di ulcere attraverso una gastroscopia, il veterinario esegue anche un esame orale per escludere altre possibili fonti di dolore, come ulcere orali o problemi dentali.

Dopo aver analizzato tutti questi fattori, il veterinario può fare una diagnosi più accurata. A volte un cavallo soffre sia di ulcere gastriche che di dolore muscoloscheletrico. Questo approccio olistico consente di identificare e trattare tutti i fattori che contribuiscono al comportamento.

Conclusione:

Sebbene le ulcere gastriche siano comuni nei cavalli, non sono necessariamente la causa di tutti i problemi comportamentali. Quando un cavallo mostra problemi comportamentali, è fondamentale considerare il dolore come la causa principale. Una valutazione approfondita e un approccio ampio per identificare le potenziali cause aiuteranno a individuare i fattori sottostanti e a migliorare il benessere del cavallo. Il dottor Sykes conclude sottolineando l'importanza di fare un passo indietro e considerare tutte le possibili fonti di dolore, non solo l'EGUS, per fare una diagnosi rapida e accurata e migliorare il benessere complessivo del cavallo.

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